Succede che una mattina, mentre ti alzi, ti accompagnino dei brutti pensieri…ricordi e delusioni. Succede che ti assale, perche’ i pensieri sono una spirale, la preoccupazione della depressione. E se, inconsciamente, decidessi di smettere di lottare e di pensare in modo positivo?Ah! I danni della metamedicina… Ne parlo con una mia carissima amica, una di quelle “genuine” ma con la lungimiranza di un cuore sensibile ed attento. “Noemi – mi dice – con tutte quelle che hai passato ultimamente, sei forte a non essere andata fuori di testa”.
Ne parlo con il mio punto di riferimento, la lettrice esterna che, ogni tanto, mi aiuta a controllare la rotta perche’, sono convinta, in questi casi i familiari, gli amici, le guide spirituali e sportive ed i medici sono preziosi ed ognuno insostituibile per la propria parte ma non sono sufficienti…almeno ad una come me, rovinata da Pavlov e da Skinner. Lei mi rassicura, scientificamente. Niente depressione, so far.
E’ vero che e’ tutto relativo e che sono convinta di essere una persona molto fortunata. Ma mi sussurro anche “brava” perche’ ho saputo scegliere, nei momenti bui, la compagnia, un obiettivo, la vita. E queste scelte, mettendomi in gioco e sudando forte, potevo farle solamente IO. Ovviamente ringrazio Dio e buonanotte al secchio.