LA TROMBETTINA (Govoni)
Ecco che cosa resta
di tutta la magia della fiera:
quella trombettina,
di latta azzurra e verde,
che suona una bambina
camminando, scalza, per i campi.
Ma, in quella nota sforzata,
ci son dentro i pagliacci bianchi e rossi;
c’è la banda d’oro rumoroso,
la giostra coi cavalli, l’organo, i lumini.
Come, nel sgocciolare della gronda,
c’è tutto lo spavento della bufera,
la bellezza dei lampi e dell’arcobaleno;
nell’umido cerino d’una lucciola
che si sfa su una foglia di brughiera,
tutta la meraviglia della primavera.
In questi giorni due addii: Stefania e Maria. Della prima provo il rimpianto di non aver condiviso quell’ultimo the a cui ero stata invitata, della seconda conservo la conoscenza attraverso il marito ed i figli.
Hanno fatto capolino nella mia memoria questi versi…”ecco che cosa resta di tutta la magia della fiera”…una trombettina ormai stonata ma con dentro i ricordi della festa e lo spavento della bufera…i lampi e l’arcobaleno…
Non puo’ che meritarsi il Paradiso chi soffre cosi e si e’ donata cosi… noi cercheremo di udire sempre l’oro della banda…