Il peso di un capello

E’ iniziata la danza con la quarta linea chemioterapica. Una infusione con ritmo 1-8-21. Non dovrei perdere i capelli, ma la concomitanza della primavera mi ha spinta di corsa ad una seduta dal mio parrucchiere di fiducia.

A prescindere dal fatto che sono una freddolosa con un orecchio mascalzone e questo effetto collaterale quindi mi infastidisce, la caduta dei capelli rappresenta quasi lo “scotto sociale” della malattia, il segno che ci rende tangibilmente visibili. Il nostro carcinoma passa sulla bocca di tutti, attira sguardi che fuggono e che dovremmo ricambiare solo con l’audacia di un fiero sorriso.

Ho gia’ scritto e ho realizzato molti scatti su questa tematica…dai capelli e’ nata la mia “trama”. Penso alle amiche che  piazzano su FB gli autoscatti (ebbene…esiste un vocabolo italiano!!!) per ricevere gli apprezzamenti che fermano l’avanzare del tempo nella nostra evanescente vanita’… del resto il “perche’ Io valgo” era la pubblicita’ di uno shampoo, o no?

Penso ai “capei d’oro a l’aura sparsi” … che sia tutto cominciato da li? Amavo il Petrarca…