Maghi ciarlatani e scientifica razionalita’

No, non e’ un post sulle cure alternative proposte da finti professionisti con pendolini e veleni. E’ un post con gli aghi verso il Mago Everolimus che, nel mio caso, si e’ rivelato un ciarlatano. Prima di restituire all’ospedale la scatola con le ultime inutili pillole, mi inventero’ un rito vudu (scritto anche wodoo o vodou o voodoo…). E’ stata quindi invitata nuovamente a collaborare con le mie cancer-cellule Sua Legnosita’ Taxolo, accompagnato dalla fata dei boschi con la corona in carboplatino.

Razionalmente: e’ la terza volta che affronto questa terapia, per due volte ha funzionato ed i proverbi, a cui noi crediamo sempre, recitano “Non c’e’ due senza tre”. E’ dal 13 gennaio 2012 (era un venerdi e il grattaevinci che mi regalo’ il benzinaio segno’ un “riprova”) che “mi faccio di acidi”. Questa volta e’ cambiato il fatto che il farmaco non ha funzionato da subito, mentre i precedenti (le pastiglie rose dello Xeloda detto “Fiagra”, il “Caelix immensi cantano”, l’EribuSbirulina…) mi avevano consentito ciascuno un anno circa di fiducia nella vita e nella mia fortuna.

Razionalmente: la tac non ha segnalato new entry, sono sempre le solite Nina, Pinta e Santa Maria le vanesie che si dipingono con maggiore intensita’ davanti agli occhi attenti del mio radiologo portafortuna (o, comunque, fortuna mia a conoscere un medico cosi scrupoloso e che mi conosce nel profondo…).

Ma…se nulla e’ cambiato sotto il sole…tutto e’ cambiato sotto il sole…

Angelico seno

Oggi non ho voglia di farmi coinvolgere dalle polemiche dell’Ottobre Rosa. Ho una persona piu’ importante verso cui volgere tutte le mie attenzioni. SONO IO. Oggi mi sono coccolata, perche’ anche la giornata di ieri, con prelievo, visita e terapia, e’ stata impegnativa. Mi sono coccolata prendendomi cura del mio corpo, della mia mente e dei miei affetti… mi sono festeggiata condividendo un the con una cara amica e scegliendo le piastrelle per la cucina. Mi sono celebrata e detta “brava! Ho guadagnato un altro giro di giostra!”. L’eribulina sta funzionando e sono felice! Ma scrivo soltanto un punto esclamativo perche’ so di essere un ospite in punta dei piedi su questa Terra e di dover soltanto dire “grazie” ad ogni respiro.

angelico seno

Chiare, fresche et dolci acque, 
ove le belle membra 
pose colei che sola a me par donna; 
gentil ramo ove piacque 
(con sospir mi rimembra) 
a lei di fare al bel fianco colonna; 
erba e fior che la gonna 
leggiadra ricoverse 
co l'angelico seno; 
aere sacro, sereno, 
ove Amor co' begli occhi il cor m'aperse: 
date udienza insieme 
a le dolenti mie parole estreme.

(da "Chiare, fresche et dolci acque" del sublime Petrarca)

Mondo reale e mondo ideale

MONDO REALE

– Ho un fastidioso e costante formicolio alla mano destra dal 7 giugno.

– All’esame fisico non noto niente. Le ordino un’elettromialgia ed una ecografia….ed una visita neurologica.

– Non potrebbe essere un effetto dell’eribulina? (chiedo io che mi sono gia’ informata)

E’ un farmaco che e’ in uso da poco…non so.

Giro tutto l’ospedale: gli esami sono disponibili il 4 ed il 7 luglio. La visita neurologica il 12 ottobre.

MONDO IDEALE

– Ho un fastidioso e costante formicolio alla mano destra dal 7 giugno.

– All’esame fisico non noto niente. Le ordino un’elettromialgia ed una ecografia….ed una visita neurologica.

– Non potrebbe essere un effetto dell’eribulina?

– E’ un farmaco che e’ in uso da poco, in questo ospedale…non so. Pero’, fermo restando gli esami che le ho ordinato per escludere danni neurologici, non appena finisco le visite odierne, studio la letteratura disponibile e consulto il mio collega dello IOV, che di sicuro ha a disposizione una casistica piu’ vasta. La richiamo entro domani pomeriggio. Nel frattempo stia tranquilla: ci prendiamo cura di lei!

Aiutati…che’ la medicina ti aiuta…

Oggi, alla “spa” del San Bortolo, ho incontrato una mia preziosa amica che ha da poco iniziato il percorso con la nostra cara eribulina. Siamo pazze, ma la condivisione della stessa cura e la certezza che possiamo vederci, ci rende felici. Siamo state sistemate in due stanzette diverse…sarebbero dei disbrighi secondo l’architetto, ma il calore delle infermiere ce li fa vivere come dei prive’ con vista mare…
Lei preferisce essere accolta in questi posti appartati per non essere sopraffatta dalle lamentele degli altri pazienti, soprattutto anziani…con i quali noi, young sur-vivors, faremmo volentieri a cambio.
Commentava:- Io ho scelto di cambiare il corso dei miei pensieri. Non dico, come loro, che i medicinali devono fare effetto. I medicinali vengono dall’esterno, non sono il mio corpo. Non posso aspettare passivamente di essere diretta da loro. Io li accolgo, ma anche io devo fare la mia parte. Io ci metto me stessa…e magari qualche cura complementare.
Gia’, ci siamo dette senza parlare, noi possiamo fare la nostra parte….per quello che ci compete, ci impegniamo ogni giorno a vivere.