Il male curabile

Maggio 2012. Una mia Grande Amica, quella che mi ha portato un mega panino con la mortadella durante la prima seduta chemioterapica nel gennaio 2012, mi regala l’ultimo libro di Michele Cucuzza, “Il male curabile”. Lei e’ generosa e mi sprona ad essere ottimista. Ma io non riesco a leggere il libro. Vi e’ l’entusiasmo di un giornalista, sano, per alcune ricerche che sono ancora teoria, solo colorate immagini e suggestioni oniriche al festival delle nano scienze di Gagliato. Non posso nutrirmi di false speranze.

Ottobre 2018. C. mi parla della sua mamma, compagna di cordata volata in Cielo prima del Natale dello scorso anno. Ricordo che Valeria, in uno dei suoi ultimi messaggi, mi scrisse che era in lista d’attesa per una sperimentazione in Texas. Sua figlia mi passa il contatto del medico ed i riferimenti. E mi sovviene il nome del professore, Mauro Ferrari, recupero il libro mai aperto, e gli scrivo.

Un libro letto, delle intuizioni che stanno diventando sperimentazioni. Non so se saro’ accettata nella sperimentazione, non so se volero’ a Houston o se saro’ ancora qui a scrivere il prossimo anno… pero’ la scienza sta facendo passi avanti ed il libro si apre con nuove speranze.