Mi e’ successo, talvolta, di sentire qualche persona che mi considera la voce di tantissime donne che, pur avendo superato la malattia, tendono a non parlarne, come se il cancro fosse un fantasma cattivo che, al solo nominarlo, potrebbe rifarsi vivo… Un amico, e questo mi ha commossa, mi ha scritto che mi vede come “un’eletta dal Cielo che ha il compito di portare avanti il (mio?) pensiero pulito che trasmette serenita’”.
Da sempre l’uomo si interroga sul significato della propria vita. Per quanto mi concerne, questo e’ il mio interrogativo quotidiano. Non lo faccio, pero’, con angoscia. Tento di vivere con dignita’ quel dono prezioso di cui non capiamo il senso ma che, con gratitudine, sento il dovere di onorare. Mi risuonano queste parole “Mistero davanti al quale mi inchino profondamente” e vivo, con piccoli gesti.