Sara’ che sono cresciuta col volontariato e che mi reputo fortunata a possedere dei talenti (“chi non sa…insegna”) da condividere, ma questa volta avrei dovuto confidare maggiormente nel mio istinto che odorava il bruciato.
Chi in qualche modo ha avuto la fortuna di superare il cancro e di essere “cancer free”, di solito diffonde ai quattro venti la propria “ricetta miracolosa” per aiutare gli altri. E ho incontrato chi mi ha parlato del veleno di scorpione, chi della meditazione e della dieta macrobiotica, chi della bicicletta… ed e’ bella questa gratuita’. Io potrei raccontare della mia esperienza con la danza come attitudine e come infusione di fiducia e gioia…anche se “cancer free” non lo sono proprio…
Allora mi spiace per quella persona che, guarita, vuole proporsi come insegnante di un corso di **** a pagamento aperto a malati di cancro. Mi pare quasi stia vendendo una speranza, mi pare una coppia di sposi che fa pagare il pranzo di nozze…
detto così non fa una piega. sono d’accordo
Anche agli sciacalli può venire il cancro, eh. 🙂