Ecco la nuova impresa…riuscire a condensare in cinque minuti, in maniera chiara ed efficace, la mia esperienza di donna che vive la danza come un atteggiamento per affrontare la malattia. Quando creiamo il “plot”, generalmente seguiamo delle regole codificate…l’intreccio che si sviluppa, che si infittisce, si scioglie… Ma la vita non e’ cosi. A volte sembra che ad ogni passo in avanti ne corrispondano due in direzione contraria o anarchica. Si, la danza della vita non e’ classica ma e’ mooolto contemporanea. Allora mi chiedo quale messaggio trasmettere, se non l’attitude con cui sto imparando – e mi auguro di continuare – a vivere. E mi chiedo, onestamente e brutalmente, se dalla mia danza esca veramente la gioia oppure traspiri il timore…
Cortometraggio
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