Le avevo consegnato alcune pagine della mia vita, pezzi di un puzzle da riordinare a piacimento. Il destino e’ una roulette russa, ma, con le metastasi, non c’e’ solo un proiettile nel tamburo della mia pistola. Eppure lei, amica di cinque anni di bigliettini passati sotto i banchi dell’istituto magistrale, ha scelto per me la gioia.
Credo che, organizzando il reading per la mia mostra, lei abbia voluto ordire, con i miei colori, una “trama” guidata dal bene che mi vuole e che vuole per me.
Grazie, mia dolcissima Tin.