“Michela, devo cambiare cura. Le pastiglie hanno cessato di fare effetto. Non so se riusciro’ a fare il saggio a fine anno”, queste le mie confidenze, alla fine di una lezione di danza, alla mia insegnante un paio di mesi fa.
“Noemi, nella coreografia ho lasciato il posto anche per un altro ruolo, piu’ semplice. Su quel palco, tu salirai comunque”, questa la sua fiduciosa risposta. E poi un lungo abbraccio.
E, sabato sera, ho danzato…
con le ossa di porcellana e la pelle fragile filo di ragnatela
con gli ematomi viola sulle ginocchia e le voragini del vuoto nella memoria
con le vittorie delle lezioni fatte, nonostante la stanchezza
con le sconfitte delle lezioni saltate, a causa dei piedi doloranti
con la consapevolezza che, davanti al pubblico, io non ero diversa dagli altri
con tutte le persone che mi vogliono bene e che erano presenti, in sala e nel cuore
abbracciando Paola, l’altra mia insegnante, nella coreografia finale.
Michela, un lungo abbraccio… Michela, Paola, un abbraccio lungo un anno.
Grazie a Michela Negro, Paola Ferrari e Francesca Bolzon di Etra Danza. Grazie ad Angelina Morsoletto per avermi invitata, lo scorso anno, a riprendere questo meraviglioso cammino.
sono davvero felice che tu ce l’abbia fatta! ❤ ❤ ❤
Grazie!!! E vedrai che anche il tuo cammino sara’ fecondo di gioie…