Carissimo angelo,
le nostre vite si sono incrociate per Caso e per breve tempo, ma questo non mi ha tolto la possibilita’ di ammirare il modo con cui hai affrontato il “coccodrillo” e vissuto la tua, la nostra, malattia. Carissima, oggi sono un po’ arrabbiata. O forse delusa. Delusa da chi, credendosi “nostra” paladina, regala pensieri di morte e diagnosi gratuite. Sono delusa da chi inventa storie patetiche o enfatizza e generalizza effetti collaterali che non ha per sfogare la propria rabbia. Non e’ cosi che si affronta il coccodrillo, con l’angoscia di un domani incerto o l’ipocrisia del presente. Bisogna sentirsi sane dentro… cosi col cancro si convive, si cresce, si lotta. E tu sei guarita, Carlotta. Dentro tu sei guarita.
Tu hai scritto Il cancro? Un dono
La cosa più importante di tutte non è quante metastasi abbiamo in corpo. La cosa più importante è sentirsi sane, nonostante tutti i referti dicano il contrario.
Così con il cancro si convive, si cresce, si lotta.
Così la vita diventa ancora più degna di essere vissuta.
Con l’amore intorno e la disciplina dentro.E la certezza che la Vittoria è lì, da qualche parte, che mi aspetta.
E la certezza che avere il cancro e poterlo combattere è in assoluto la cosa di cui sono più orgogliosa nella mia vita.Le medicine curano.
Poi c’è l’anima, c’è il coraggio. C’è l’amore intorno e la disciplina dentro.
E queste sono cose che guariscono.